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Oblio

Testo e Musica: Federico Bergonzoni

Ci vorrebbe una memoria labile
Dove il ricordo scivoli
Veloce e facile
Senza lasciare tracce indelebili
Sulla coscienza
Nelle sue parti più sensibili.
Una memoria quanto meno cancellabile
Quando il dolore brucia
E diventa insopportabile
Per non cadere nel ricatto dei ricordi
Che ci prendono la mano
Diventando incontrollabili.

Ci vorrebbe una memoria intelligente
Capace di decidere
Ciò che vale veramente
Che non resti troppo a lungo impigliata
Nei ricordi futili
Che compongono una vita.
Una memoria quanto meno impermeabile
Ai rovesci del destino
Improvvisi e imponderabili
Che non ci lasci nella palude dei rimorsi
O nel viale del tramonto
Dei corsi e dei ricorsi

Oblio
Caro amico mio
Tendimi un agguato
Derubami del mio passato
E lasciami lì
Senza più memoria
Come un bambino
All’inizio della sua storia.

Bisognerebbe vivere più leggeri
Scaricare certi pesi
acquistati con l’età
E guardare sempre il mondo con stupore
Con il candore
E con un pizzico di ingenuità
Bisognerebbe provare ad essere più ironici
Avere buoni stomaci
Per digerire la realtà
Avere sempre un po’ di sana pazzia
Che ci mette allegria
Nonostante le avversità.

Oblio
Caro amico mio
Tendimi un agguato
Derubami del mio passato
E lasciami lì
Senza più memoria
Come un bambino
All’inizio della sua storia.

Basterebbe fare pace col passato
Metterci una pietra sopra
E non pensarci più
Per guardare il futuro con fiducia
Senza la paura
All’improvviso di cadere giù
Bisognerebbe cercare di essere più buoni
Perdonarci certi errori
E vivere con serenità
Non lasciarci intimidire dai timori
Con coraggio uscire fuori
verso la vita che verrà.

Oblio
Caro amico mio
Tendimi un agguato
Derubami del mio passato
E lasciami lì
Senza più memoria
Come un bambino
All’inizio della sua storia.

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